Rapporti Scuola Famiglia
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- Pubblicato Giovedì, 18 Dicembre 2014 15:04
La famiglia entra di diritto nella scuola quale rappresentante dei bambini e degli studenti e come tale partecipa al processo educativo condividendone responsabilità ed impegni, nel rispetto di competenze e ruoli.
E’ dovere dell’Istituzione scolastica :
v formulare proposte educative e didattiche;
v fornire, in merito ad esse, informazioni ;
v tenere conto di pareri e proposte, valutandone l’efficacia;
v rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale;
v individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti in situazione di handicap, svantaggio, disagio, difficoltà ed esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata.
All’inizio dell’anno scolastico i genitori condividono con la scuola, sottoscrivendolo, il Patto di corresponsabilità educativa che esplicita i momenti attraverso i quali l’istituzione scolastica e i genitori si impegnano a collaborare per la riuscita del progetto formativo, che pone l’alunno al centro del sistema scolastico stesso.
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’idea del Contratto Formativo nasce dalla ferma convinzione che scuola e famiglia, ognuna con i propri compiti e ruoli specifici, debbano fornire un contributo attivo e concreto all’educazione e alla formazione dei ragazzi.
Le finalità educative che il nostro Istituto si propone di raggiungere, mediante la realizzazione del piano dell’Offerta Formativa, sono essenzialmente:
v lo sviluppo della coscienza di sé;
v lo sviluppo della capacità di instaurare serene relazioni con gli altri;
v l’acquisizione di conoscenze e metodi che consolidino le capacità di lettura e interpretazione della realtà;
v l’acquisizione di capacità di interagire con il cambiamento e la diversità;
v l’acquisizione di capacità decisionali.
Nel quadro della proposta didattica descritta nel Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2014-2015 il Consiglio di Classe, operando al fine di garantire ad ogni alunno un ambiente scolastico sereno e accogliente, si impegna ad organizzare le attività di insegnamento affinché ogni alunno:
v impari ad organizzare il proprio lavoro scolastico nel rispetto dei tempi e nell’utilizzo adeguato dei materiali occorrenti;
v sappia partecipare attivamente ascoltando con attenzione e intervenendo alle lezioni;
v impari a controllare il proprio comportamento in modo responsabile, accettando le idee degli altri, collaborando ai lavori di gruppo;
v sviluppi le proprie capacità di comprendere e comunicare utilizzando linguaggi diversi, specifici per ogni disciplina;
v migliori le proprie conoscenze in tutte le discipline;
v perfezioni il proprio metodo di studio e di lavoro.
L’ ALUNNO SI IMPEGNA A:
v rispettare le persone, gli ambienti, le attrezzature;
v usare un comportamento e un linguaggio, nei confronti di adulti e coetanei, adeguati ad un ambiente educativo;
v rispettare i tempi e le scadenze degli impegni scolastici utilizzando al meglio le proprie capacità.
LA FAMIGLIA DELL’ALUNNO SI IMPEGNA A:
v partecipare agli incontri organizzati dalla scuola, apportando contributi di riflessione ed operativi;
v mantenere uno stretto contatto con gli insegnanti attraverso i colloqui, la lettura delle comunicazioni sul diario e sui quaderni, i colloqui individuali;
v aiutare il proprio figlio a rispettare le regole e gli impegni della vita di gruppo;
v seguire il proprio figlio dimostrando interesse anche per le attività scolastiche, gratificando i comportamenti positivi ed incoraggiando in caso di difficoltà.
Il confronto con i genitori sull’andamento scolastico dei propri figli avviene:
v entro la prima metà di dicembre (consiglio orientativo);
v entro la prima decade di febbraio (consegna della scheda di valutazione quadrimestrale);
v a giugno (consegna della scheda di valutazione finale).
Inoltre gli insegnanti sono a disposizione dei singoli genitori nelle ore di ricevimento settimanale.
l rapporto scuola - famigliatrova nei consigli di classe (riservati ai rappresentanti della componente genitori) e nei momenti assembleari il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La scuola si impegna a facilitarne la pratica.
Ai colloqui individualisi attribuisce una funzione primaria per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di un’immagine relazionale dell’alunno al di fuori del contesto scolastico:
v per comunicare, in un clima disteso e cordiale, le situazione socio- affettiva e conoscitiva del bambino e dello studente;
v per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà;
v per l’arricchimento dei campi esperienziali del bambino, del fanciullo, dell’adolescente.
COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA SCUOLA DELL’INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA I GRADO
La comunicazione scuola/famiglia si realizza nella scuola dell’Infanzia secondo il seguente programma:
Nel mese di settembre, prima dell'inizio delle attività, si svolgono specifiche riunioni per i nuovi iscritti e successivamente incontri con tutti i genitori.La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipa del contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. Per favorire e realizzare la continuità educativa fra scuola e famiglia verranno programmate assemblee con tutti i genitori in giorni e orari concordati preventivamente. Alla fine dell'anno scolastico, durante un colloquio nel mese di giugno, i genitori dei bambini dell'ultimo anno di scuola dell’infanzia saranno informati sugli obiettivi raggiunti dai loro figli e su quanto verrà trasmesso agli insegnanti elementari in prospettiva della formazione delle future classi prime.Le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l'anno scolastico qualora se ne presenti la necessità o a seguito della richiesta dei genitori.
Nella scuola Primaria l’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita anche mediante:
v colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati ;
v eventuali ulteriori colloqui individuali, su richiesta delle famiglie, con il team docente o con i singoli insegnanti.
Nella scuola Secondaria di 1° gradol’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita mediante l’ora di ricevimento settimanale per ogni singolo docente, nonché con colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le famiglie .
Forme di incontro |
Comportamento docenti |
Comportamento genitori |
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Colloqui settimanali In ore messe a disposizione da ogni docente durante l'orario di servizio. |
Rendere disponibili ore di ricevimento che consentano al familiare di incontrare più docenti nella stessa mattinata. |
Partecipare assiduamente ai colloqui settimanali, in quanto consentono una comunicazione più costruttiva. |
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Colloqui generali Generalmente due nel corso dell'anno, in occasione della consegna delle schede di valutazione |
Presenziare ai colloqui in modo da consentire la partecipazione ai genitori che non possono prendere parte ai colloqui settimanali. |
Partecipare ai colloqui generali nel rispetto degli orari di apertura e chiusura. |
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Colloqui per appuntamento Intesi come possibilità di incontro dei genitori con il docente o il Dirigente Scolastico in orario compatibile con le esigenze delle parti e all'emergere di problemi particolarmente importanti. |
Offrire la propria disponibilità ad incontrare i genitori per appuntamento nel caso in cui esistano problematiche da risolvere. |
Ricorrere ai colloqui per appuntamento qualora occorra affrontare insieme problemi specifici per trovare soluzioni adeguate e non esista la possibilità di intervenire nelle ore concordate. |