• Benvenuti a scuola
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Amministrazione trasparente

Piano Triennale di Formazione 2016-19 Ambito 26

Albo

Amministrazione Trasparente

Rapporti Scuola Famiglia

 

La famiglia   entra di diritto nella scuola quale rappresentante dei bambini e degli studenti e come tale partecipa al processo educativo condividendone responsabilità ed impegni, nel rispetto di competenze e ruoli.

E’ dovere dell’Istituzione scolastica :

v  formulare  proposte educative e didattiche;

v  fornire, in merito ad esse, informazioni ;

v  tenere conto di pareri e proposte, valutandone l’efficacia;

v  rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale;

v  individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti in situazione di handicap, svantaggio, disagio, difficoltà ed esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata.

All’inizio dell’anno scolastico i genitori condividono con la scuola, sottoscrivendolo, il Patto di corresponsabilità educativa che esplicita i momenti attraverso i quali l’istituzione scolastica e i genitori si impegnano a collaborare per la riuscita del progetto formativo, che pone l’alunno al centro del sistema scolastico stesso.

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’idea del Contratto Formativo nasce dalla ferma convinzione che scuola e famiglia, ognuna con i propri compiti e ruoli specifici, debbano fornire un contributo attivo e concreto all’educazione e alla formazione dei ragazzi.

Le finalità educative che il nostro Istituto si propone di raggiungere, mediante la realizzazione del piano dell’Offerta Formativa, sono essenzialmente:

v  lo sviluppo della coscienza di sé;

v  lo sviluppo della capacità di instaurare serene relazioni con gli altri;

v  l’acquisizione di conoscenze e metodi che consolidino le capacità di lettura e interpretazione della realtà;

v  l’acquisizione di capacità di interagire con il cambiamento e la diversità;

v  l’acquisizione di capacità decisionali.

Nel quadro della proposta didattica descritta nel  Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2014-2015 il Consiglio di Classe, operando al fine di garantire ad ogni alunno un ambiente scolastico sereno e accogliente, si impegna ad organizzare le attività di insegnamento affinché ogni alunno:

v  impari ad organizzare il proprio lavoro scolastico nel rispetto dei tempi e nell’utilizzo adeguato dei materiali occorrenti;

v  sappia partecipare attivamente ascoltando con attenzione e intervenendo alle lezioni;

v  impari a controllare il proprio comportamento in modo responsabile, accettando le idee degli altri, collaborando ai lavori di gruppo;

v  sviluppi le proprie capacità di comprendere e comunicare utilizzando linguaggi diversi, specifici per ogni disciplina;

v  migliori le proprie conoscenze in tutte le discipline;

v  perfezioni il proprio metodo di studio e di lavoro.

L’ ALUNNO SI IMPEGNA A:

v  rispettare le persone, gli ambienti, le attrezzature;

v  usare un comportamento e un linguaggio, nei confronti di adulti e coetanei, adeguati ad un ambiente educativo;

v  rispettare i tempi  e le scadenze degli impegni scolastici utilizzando al meglio le proprie capacità.

LA FAMIGLIA DELL’ALUNNO SI IMPEGNA A:

v  partecipare agli incontri organizzati dalla scuola, apportando contributi di riflessione ed operativi;

v  mantenere uno stretto contatto con gli insegnanti attraverso i colloqui, la lettura delle comunicazioni sul diario e sui quaderni, i colloqui individuali;

v  aiutare il proprio figlio a rispettare le regole e gli impegni della vita di gruppo;

v  seguire il proprio figlio dimostrando interesse anche per le attività scolastiche, gratificando i comportamenti positivi ed incoraggiando in caso di difficoltà.

Il confronto con i genitori sull’andamento scolastico dei propri figli avviene:

v  entro la prima metà di dicembre (consiglio orientativo);

v  entro la prima decade di febbraio (consegna della scheda di valutazione quadrimestrale);

v  a giugno (consegna della scheda di valutazione finale).

Inoltre gli insegnanti sono a disposizione dei singoli genitori nelle ore di ricevimento settimanale.

l rapporto scuola - famigliatrova nei consigli di classe (riservati ai rappresentanti della componente genitori) e nei momenti assembleari il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La scuola si impegna a facilitarne la pratica.

Ai colloqui individualisi attribuisce una funzione primaria per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di un’immagine relazionale dell’alunno al di fuori del contesto scolastico:

v  per comunicare, in un clima disteso e cordiale, le situazione socio- affettiva e conoscitiva del bambino e dello studente;

v  per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà;

v  per l’arricchimento dei campi esperienziali  del bambino, del fanciullo, dell’adolescente.

COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA SCUOLA DELL’INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA I GRADO

La comunicazione scuola/famiglia si realizza nella scuola dell’Infanzia secondo il seguente programma:

Nel mese di settembre, prima dell'inizio delle attività, si svolgono specifiche riunioni per i nuovi iscritti e successivamente incontri con tutti i genitori.La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipa del contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. Per favorire e realizzare la continuità educativa fra scuola e famiglia verranno programmate assemblee con tutti i genitori in giorni e orari concordati preventivamente. Alla fine dell'anno scolastico,  durante un colloquio nel mese di giugno, i genitori dei bambini dell'ultimo anno di scuola dell’infanzia saranno informati sugli obiettivi raggiunti dai loro figli e su quanto verrà trasmesso agli insegnanti elementari in prospettiva della formazione delle future classi prime.Le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l'anno scolastico qualora se ne presenti la necessità o a seguito della richiesta dei genitori.

Nella scuola Primaria l’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita anche mediante:

v  colloqui  strutturati e adeguatamente calendarizzati ;

v  eventuali ulteriori colloqui individuali, su richiesta delle famiglie, con il team docente o con i singoli insegnanti.

Nella scuola Secondaria di 1° gradol’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita mediante l’ora di ricevimento settimanale  per ogni singolo docente, nonché con colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le famiglie .

TIPOLOGIA INCONTRI

Forme di incontro

Comportamento docenti

Comportamento genitori

Colloqui settimanali

In ore messe a disposizione da ogni docente durante l'orario di servizio.

Rendere disponibili ore di ricevimento che consentano al familiare di incontrare più docenti nella stessa mattinata.

Partecipare assiduamente ai colloqui settimanali, in quanto consentono una comunicazione più costruttiva.

Colloqui generali

Generalmente due nel corso dell'anno, in occasione della consegna delle schede di valutazione

Presenziare ai colloqui in modo da consentire la partecipazione ai genitori che non possono prendere parte ai colloqui settimanali.

Partecipare ai colloqui generali nel rispetto degli orari di apertura e chiusura.

Colloqui per appuntamento

Intesi come possibilità di incontro dei genitori con il docente o il Dirigente Scolastico in orario compatibile con le esigenze delle parti e all'emergere di problemi particolarmente importanti.

Offrire la propria disponibilità ad incontrare i genitori per appuntamento nel caso in cui esistano problematiche da risolvere.

Ricorrere ai colloqui per appuntamento qualora occorra affrontare insieme problemi specifici per trovare soluzioni adeguate e non esista la possibilità di intervenire nelle ore concordate.